DOVE SI TROVA SULLA TERRA UN POPOLO CHE, PUR IN BISOGNO, MISERIA E PRIGIONIA ONORA D’O CON GIOIA COME IL POPOLO EBRAICO?”

(Dal discorso di Rav Ungar per Simchath Thora 1942 nel Ghetto di Riga)

  IL GHETTO DI RIGA

PRIMA FASE: IL GHETTO LETTONE.

La storia del Ghetto di Riga – capitale della Repubblica di Lettonia, sul Baltico – incomincia con l’attacco nazista all’Unione Sovietica -che aveva incorporato nel 1940 le tre repubbliche baltiche di Lettonia, Estonia e Lituania).-

La città di Riga viene occupata dalle truppe naziste il 1 Luglio 1941. Lo stesso giorno dei sostenitori lettoni dei nazisti scatenarono un’ondata di arresti di ebrei; oltre 2700 assassinati nella vicina foresta di Bikerniecki, gli altri vennero gravemente maltrattati. Il 4 Luglio 1941 miliziani lettoni diedero fuoco alla Sinagoga Chor uccidendo nell’incendio un imprecisato numero di ebrei; successivamente vennero incendiate altre sinagoghe.

Durante i successivi tre mesi gli ebrei di Riga vissero un regime di terrore con cacciate dalle case e confische di beni; divieto di usare i mezzi di trasporto pubblico e di camminare sui marciapiedi; retate per lavoro coatto e obbligo di portare la stella gialla. Le aggressioni erano quotidiane. Il 25 ottobre 1941 venne istituito il Ghetto, ovviamente nella parte più degradata della città. Il Consiglio degli Anziani cercò di rendere la vita meno dura e organizzò un ospedale, una farmacia e un ricovero per anziani; venne pure formato un Servizio d’Ordine al comando di tale Michael Rosenthal. Uomini e donne dovettero andare al lavoro forzato. Scherani tedeschi e lettoni visitarono spesso il Ghetto facendo anche razzia di oggetti di vestiario e da casa, strumenti musicali, quadri e altro.

La notte tra i 29 e il 30 Novembre una parte del Ghetto venne  circondata e agli ebrei venne detto di formare gruppi di 1000 persone e di preparare valigette da 20 chilogrammi per essere trasferiti in un nuovo campo nelle vicinanze; alcuni, intuito il vero significato di questo trasferimento si suicidarono. Infatti, alla mattina del 30 Novembre i gruppi vennero condotti alla foresta Rumbula, ad 8 Chilometri da Riga, e fucilati. Molte persone vennero uccise sulle strade del Ghetto o nelle case; miliziani lettoni ubriachi massacrarono tutti gli ospiti del ricovero per anziani. Il massacro venne completato i giorni 8 e 9 dicembre. Complessivamente vennero uccise circa 28000 persone tra cui quasi tutti i membri del Consiglio degli Anziani, il grande storico Simon Dubnov e il Rabbino Capo Rav Mendel Zak.

Dopo queste “azioni” circa 4000 uomini vennero rinchiusi nel “Piccolo Ghetto” o “Ghetto Maschile Lettone” mentre le donne vennero chiuse nel cosiddetto “Ghetto delle Donne”, formato da due case, detto anche “Ghetto Femminile Lettone”.

 

SECONDA FASE:IL GHETTO PER GLI “EBREI DEL REICH”..

Fin da settembre/ottobre 1941 era stata prevista la deportazione degli “Ebrei del Reich”(Germania, Austria e Boemia-Moravia) nei ghetti dei “Territori dell’Est” (oltre a Riga anche Kaunas in Lituania e Minsk in Bielorussia) per cui è da ritenere che il massacro degli ebrei lettoni a fine novembre e inizio dicembre 1941 fosse stato pianificato prima ancora della creazione del Ghetto il 25 ottobre.


Tra il 27 Novembre e il 15 Dicembre partirono trasporti da Berlino, Norimberga, Monaco, Vienna, Amburgo, Kassel, Duesseldorf e Colonia con destinazione Riga. Successivamente tra il 9 gennaio e il 21 febbraio altri trasporti partirono da Lipsia, Dortmund, Muenster, Dresda e da Terezin (il” Ghetto Modello” in Boemia), sempre con destinaione Riga. Tenendo conto che alcuni trasporti, per cambio di destinazione, vennero invece mandati a Kaunas, possiamo calcolare che circa 20000 “Ebrei del Reich” giunsero a Riga nel periodo dicembre 1941/febbraio 1942 sopravvisse solo una piccola parte.

Dalla testimonianza di Karl Steiner sappiamo che per ognuno dei singoli gruppi di provenienza gli “Anziani” formarono il Consiglio che poi avrebbero eletto il Presidente; ogni gruppo era collocato in una sua particolare sezione.. Pertanto all’inizio non vi era un unico Consiglio. Sappiamo pure che il Commando del Ghetto aveva consentito le riunioni per le preghiere ebraiche. Venne però vietata la costituzione di una Comunità Cristiana perché “Nel Ghetto non ci sono cristiani” motivazione coerente con le teorie razziste dell’ideologo nazista Alfred Rosenberg, originario dei Paesi Baltici, autore del volume “Il Mito del XX° Secolo”, nominato nel 1941 “ Ministro per i Territori Occupati dell’Est.”

Nelle varie sezioni del “Ghetto per gli Ebrei del Reich” si cercò di rendere la vita più normale organizzando la scuola e le Sale di Preghiera - le funzioni religiose dovevano essere tenute fuori dall’orario di lavoro e il rito doveva essere adattato – e l’attività di assistenza. Nei limiti del possibile vennero tenuti dei Seder per Pesach e si costruirono Capanne per la Festa di Sukkot. Si tennero anche degli eventi culturali.

Il primo trasporto da Berlino, avviato troppo presto, arrivò a Riga il 30 novembre 1941 e cosi anche i suoi componenti vennero inclusi nelle fucilazioni di quel giorno. Il trasporto partito da Terezin il 15 Gennaio 1942 venne “liquidato” appena arrivato. Il trasporto partito da Vienna il 6 febbraio 1942 trovò pronte alcune Camere a Gas mobili, mascherate da camion sui quali poteva salire “chi non poteva fare 7 Km a piedi”; circa 700 degli arrivati vennero cosi uccisi immediatamente. Seguirono poi altre selezioni che colpivano circa 3000 ebrei – nel Ghetto e nel vicino Campo di Jungfernhof - ritenuti inabili al lavoro e che vennero massacrati nella vicina foresta di Bikernieki. In pochi mesi circa la metà degli “Ebrei del Reich”arrivati a Riga era morta. In febbraio e in ottobre 1942 giunsero anche due piccoli gruppi di ebrei trasferiti da Kaunas

Nel Ghetto Maschile Lettone si cercò di organizzare un gruppo di resistenza in vista di una fuga per unirsi i Partigiani sovietici. Il giorno 28 ottobre 1942 un grande gruppo tentò la fuga ma venne fermato dai tedeschi, informati da una delazione; nella battaglia caddero in tutto 105 persone e 40 appartenenti al Servizio d’Ordine Ebraico vennero uccisi nel cortile del Commando. Il 31 ottobre 1942 vi fu una selezione nel Ghetto Lettone e 108 ebrei, considerati non abili al lavoro, vennero fucilati.

TERZA FASE: GHETTO UNICO E FINE.

Il 1 Novembre 1942 il Ghetto venne unificato - con due sezioni:” Ebrei del Reich” e” Ebrei Lettoni” – con un unico Consiglio degli Anziani e un unico Servizio d’Ordine. Nell’estate 1943 cominciarono trasferimenti dal Ghetto di Riga verso il Campo di Concentramento di Kaiserwald e campi dipendenti. IL 2 novembre 1943 i nazisti effettuarono una grande “azione” con la deportazione verso Auschwitz di oltre 2000 fra donne, bambini e anziani mentre gli uomini giudicati abili al lavoro ancora presenti nel Ghetto vennero smistati nei Lager vicini. Era la fine del Ghetto di Riga.

EPILOGO:

All’arrivo dell’Armata Rossa – il 13 ottobre 1944 – 152 ebrei sopravvissuti uscirono dai rifugi dove si erano nascosti ma la Polizia Segreta Sovietica (NKVD, precursore della KGB) li sottopose ad interrogatori basati sulla domanda “Come siete sopravvissuti”. Molti di questi sopravvissuti furono arrestati e inviati in Siberia.

Wolf Murmelstein

 

17.11.08